venerdì 6 dicembre 2013

6 dicembre

Oggi sono bipolare più del solito. 
Una parte di me è triste per la morte di Mandela e anche un po' sconcertata dal fatto che questo evento, triste ma non inatteso, ha scatenato la "Mandelamania". Nulla in contrario se non si trattasse dalla solita passione postuma che contagia tutti salvo poi esaurirsi nel giro di 48 ore. 
Per questo motivo non mi cimenterò in un insulso elogio che avrebbe il sapore di qualcosa di già sentito e terrò le mie considerazioni per me mettendo a tacere la mia parte triste e sconcertata ed ascoltando quella allegra e aperta al mondo.
Oggi, 6 dicembre 2013, si celebra il novantaseiesimo anniversario dell'Indipendenza Finlandese; dopo quasi sette secoli di dominazione prima Svedese poi Russa la Finlandia nel 1917 dichiara l'indipendenza sull'onda della rivoluzione d'ottobre. Il governo Russo e i principali stati europei però aspettarono l'anno seguente per riconoscere il nuovo paese e solo nel 1919 la Finalndia diventò una Repubblica. La data del 6 dicembre è però stata scelta perché coincide con la data in cui venne ufficializzato il governo dell'indipendenza che diede il via alla formazione della nuova nazione.
I finlandesi per celebrale il Giorno dell'Indipendenza o Itsenäisyyspäivä espongono la bandiera, accendono candele bianche e blu ed assistono o partecipano alle fiaccolate e alle parate che illuminano le strade di Helsinki e delle città principali. 
Non resta quindi che augurare a tutti gli amici finlandesi hyvää itsenäisyyspäivää 





giovedì 5 dicembre 2013

C'è qualcosa che non mi torna

Quando trovo complicata una situazione che sfugge dal mio controllo normalmente distolgo la mia attenzione e la rivolgo altrove. In questo periodo ho smesso di preoccuparmi di quanto sta accadendo in Italia ma questa volta non riesco a distogliere la mia attenzione... La legge elettorale che lo scorso febbraio ha portato in Parlamento quasi mille tra Deputati e Senatori è stata dichiarata incostituzionale è logico quindi ritenere che la loro presenza sia del tutto delegittimata. E invece no, Camera e Senato sono stati pienamente legittimati nonostante il Porcellum, legge che dove sparire già prima della decisione della Consulta. 
La situazione non è solo complicata, difficile e scandalosa ma proprio ridicola, mille persone elette illegittimamente (lo ripeto) restano dove sono anche se, Porcata a parte, di motivi per andarsene ne avrebbero tanti primo su tutti la loro totale inadeguatezza. 
Ma ormai siamo tutti assuefatti e nessuno si stupisce più di niente e ci indigniamo per le cose più stupide persi come siamo nella più totale rassegnazione e soprattutto perché rovinarsi il clima natalizio? 

domenica 3 novembre 2013

Felice Diwali

Diwali è la festa della luce importantissima in India e gran parte dell'Asia. Questa ricorrenza è celebrata da hindu, sikh e gianisti per i quali rappresenta l'inizio del nuovo anno e la vittoria del bene sul male.
Gli hindu ricordano la vittoria  di Rama (settimo avatar di Vishnu) su Ravana e la liberazione di Sita (avatar di Lakshmi moglie di Vishnu) avvenuta grazie all'ausilio di Ganesh. Vengono quindi celebrate le tre divinità ed accese candele nelle case perché Lakshmi, dea della prosperità, possa visitare le famiglie e portate loro benessere ed armonia. Il Diwali infatti è anche la festa della famiglia e degli affetti e un'occasione per rinforzare i legami.
Protagonista assoluta è la luce. Nei cinque giorni di festa infatti si susseguono spettacoli pirotecnici, le strade si riempiono di luci colorate, i bambini scoppiano petardi e le case risplendono grazie alle fiammelle di candele e lampade ad olio.
Una festa gioiosa, luminosa che attrae e seduce anche noi occidentali abituati ad uno stile di vita decisamente caotico e meno spirituale. 





domenica 27 ottobre 2013

Questo è un giorno triste

La morte di Lou Reed mi ha spiazzata e proprio non saprei come descrivere la tristezza che provo in questo momento. Abbiamo perso una leggenda del rock, un poeta, un artista unico e questo è già abbastanza triste, in molti però abbiamo perso  qualcosa in più. La sua musica ha lasciato il segno e personalmente non saprei immaginarmi così come sono se da adolescente non avessi conosciuto i Velvet Underground e Lou Reed. 
Non ho più niente da dire se non grazie Lou, sarà impossibile dimenticarci di te.



domenica 6 ottobre 2013

Nel frattempo in Irlanda

In Italia si parla tanto dei costi della politica, riduzione del numero dei parlamentari e rimborsi elettorali ma a parte le chiacchiere non c'è stato mai nulla di concreto. 
In Irlanda invece , paese in crisi, sono andati avanti e nel mese di luglio i sessanta senatori del Seanad hanno votato per l'eliminazione dell'istituzione di cui fanno parte. Il Seanad o Senato Irlandese è composto da membri non eletti dal popolo ma nominati dal governo, dai partiti e dalle università; si tratta inoltre di un organismo che non ha potere normativo ma che costa circa 20 milioni di euro l'anno. Per questo motivo il Fine Gael (partito di destra) ne ha proposto l'abolizione e, dopo aver ottenuto con 33 favorevoli 25 contrari e 2 astenuti, il via libera dallo stesso Senato si è proceduto con il referendum. Il risultato sembrava scontato e tutti i sondaggi alla vigilia del voto davano per certa la vittoria dei favorevoli all'abolizione ma, sorpresa delle sorprese, gli irlandesi hanno scelto di conservare il caro Seanad. Certo, il Fianna Fàil (partito di sinistra) si è opposto fortemente all'iniziativa mettendo il luce il rischio di concentrare ancora più potere nelle mani del governo, e il risultato mostra un'Irlanda spaccata quasi a metà (ha votato no all'abolizione meno del 52% degli elettori) ma il risultato fa comunque notizia specialmente in un periodo come questo. 
Non so se la decisione degli irlandesi sia motivata dalla fiducia nei confronti di politica ed istituzioni o se si è trattato solo di orgoglio conservatore ma sono (quasi) certa che una cosa del genere in Italia non potrebbe mai succedere. 
Quante possibilità ci sono di avere una classe di governanti capace di autoeliminarsi per il bene del paese?
Potrebbe mai il popolo italiano scegliere di mantenere le istituzioni così come sono per fiducia o rispetto nelle istituzioni? 
Credo purtroppo che in questo paese entrambi gli scenari siano altamente improbabili, ma ce li vedete Scilipoti e Razzi disposti a rinunciare a poltrone e stipendi? Io sinceramente no, ma non si può mi dire... 

giovedì 3 ottobre 2013

...

"Voglio essere molto cinico... pochi gli italiano espatriati clandestinamente se non i delinquenti di un certo calibro (e i brigatisti appunto) molti se ne sono andati per lavorare più dei "negri", quindi non compariamo i nostri flussi migratori ai loro... un biglietto aereo da Tunisi a palermo costa meno di 120 euro, il 70% in più se andata e ritorno, quindi bastano un passaporto e una prenotazione. Noi come stato concediamo il visto a tutti! Quanto pagano (alla mafia/trafficanti) i "migranti" per essere imbarcati e morire nel Mediterraneo e chi li "convince" o meglio costringe a partire?"

"Perché si affidano agli scafisti? Perché non hanno documenti. Perché non hanno documenti??? Come mai hanno tanti soldi per pagare un viaggio che si può trasformare in un funerale? Ci sarebbero ancora in acqua centinaia di migranti (no di invasori)? Stiamo scherzando??? Dove la mettiamo tutta quella gente? Dove li troviamo i soldi, gli ospedali, le cure gratis per loro? Per noi non ci sono posti in ospedale, per una visita dobbiamo aspettare un anno e paghiamo il ticket oltre le tasse. GOVERNO DI MERDA E DEI CLANDESTINI."

Questi sono solo due dei commenti ad un articolo pubblicato su IlGiornale.it, certo non sono tutti così ma le parole di questo genere abbondano. Non capisco come un essere umano, commentando una tragedia come quella che si è svolta (anzi che si sta svolgendo) a Lampedusa, possa mostrare tanta stupidità, cattiveria ed ignoranza. I morti caricati nei sacchi e scaricati sulla spiaggia meritano il rispetto di tutti al di là delle opinioni politiche e religiose. Non si tratta, come alcuni campioni sostengono, di criminali o invasori ma di disperati che lasciano la guerra e la fame, di genitori che portano i loro bambini lontano dall'orrore e che per farlo sono disposti a rischiare la vita.
Davanti a tragedie del genere non si può fare spallucce tanto meno esultare per lo scampato pericolo di "invasione musulmana", non è accettabile. Come si può avere simili reazioni sapendo che centinaia di persone (tra le quali bambini e donne in gravidanza) hanno perso la vita? Come si fa a non provare empatia vedendo distese di cadaveri e soccorritori in lacrime? Non me lo spiego...

In tutto questo l'Europa se ne frega, la politica fa il solito teatrino e Bruno Vespa si prepara a due speciali sulla tragedia. Tanto basta una giornata di lutto e un minuto di silenzio a lavarci le coscienze.


mercoledì 25 settembre 2013

Rush

Non sono un'appassionata di cinema e in materia sono anche abbastanza ignorante, non credo di aver mai letto una recensione in vita mia e generalmente trovo noiosissimi i film d'autore ai quali  preferisco quelli  più "facili" e che i cinefili detestano o reputano di serie B. Nonostante la disastrosa premessa mi permetto di consigliare un film che aspettavo da mesi e che mi ha letteralmente conquistata. Il film in questione è Rush di Ron Howard basato sulla rivalità tra i due piloti di Formula 1 James Hunt e Niki Lauda  che sono certa entusiasmerà anche  i non appassionati di motori.

Se non siete convinti vi spiegherò perché, secondo me, Rush è un film che vale la pena vedere:
1. La storia è una di quelle che vale la pena raccontare;  entusiasmante ed attraente non presenta la classica contrapposizione tra  eroe e antieroe ma lo scontro tra due uomini che si approcciavano alla vita e allo sport in modo completamente diverso pur condividendo la stessa passione. Per quanto mi riguarda  è impossibile stabilire per chi dei due parteggiare (anche se da tifosa della Ferrari tendo più a Lauda). 
2. La colonna sonora di Hans Zimmer è semplicemente incredibile. Non aggiungo altro.
3. Chris Hemsworth è un Hunt convincente ed estremamente sexy (donne, non perdetevelo!!!)
4. Daniel Bruhl nel ruolo di Lauda fa paura. Somiglianza fisica e gestualità sono impressionanti.
5. La ricostruzione dell'incidente, girato proprio al Nurburgring, è perfetta. 

Per quanti invece apprezzano la Formula 1 non c'è molto da dire, Rush non vi deluderà.

Non aggiungo altro (anche se mi piacerebbe) per lasciarvi godere il film come merita, auguro solo buona visione a quanti andranno al cinema e buon pentimento a chi non lo farà




La locandina del Film


Lauda e Hunt